Diocesi di Perugia ( sec. II - )
Tipologia: Ente
Tipologia ente: Ente e associazione della chiesa cattolica
Profilo storico / Biografia
(a cura di Isabella Farinelli)
Le origini della diocesi di Perugia come comunità di fede cristiana soggetta alla cura pastorale di un vescovo risalgono al II secolo, al primo espandersi dell’evangelizzazione da Roma lungo le vie consolari. Pur avendo numerose attestazioni storiche indirette delle sue vicende e dei suoi prota-gonisti, la documentazione prodotta dalla diocesi perugina si conserva solo a partire dal XVI seco-lo, a causa di un incendio doloso che distrusse le carte della cancelleria vescovile nel 1534.
A metà del XVI secolo, oltre alla città di Perugia, la diocesi, suddivisa in parrocchie, si estendeva su territori inclusi, in tutto o in parte, nei comuni di Perugia, Corciano, Magione, Passignano sul Trasimeno, Tuoro, Castiglione del Lago, Lisciano Niccone, Umbertide, Piegaro, Marsciano, Deru-ta, Torgiano, Bastia Umbra (parrocchia di Ospedalicchio), Panicale (parrocchia di Montale), sino a San Venanzo in provincia di Terni (parrocchia di Poggio Aquilone).
Era questo il territorio che il vescovo era chiamato a perlustrare in ogni visita pastorale, che per-ciò di norma durava alcuni anni dopo il decreto di indizione. Un territorio, di fatto, dai confini piuttosto stabili nel tempo, fino ad arrivare identici ad oggi: gli avvenimenti politici influirono semmai sulla sua ripartizione interna.
Sul piano istituzionale, la sfera di azione politica e quella spirituale, anche durante i secoli di do-minio dello Stato pontificio, afferirono ad enti e persone diverse (seppure con ovvie interferenze ideologiche) e hanno quindi generato archivi diversi. Il governo politico dello Stato pontificio competeva ad appositi organi della Curia romana, mentre al vescovo (“episcopus”, sempre nomi-nato dal Papa) spettava una funzione e una sfera di azione pastorale, ossia il controllo sullo stato spirituale della popolazione della diocesi a lui assegnata.
Istituzionalmente, l’episcopato perugino, fatte salve eventuali variazioni nel diritto canonico, si mantenne stabile e ininterrotto dall’età subapostolica a oggi, ed è nel suo ruolo spirituale e pasto-rale che il vescovo di Perugia effettua le visite, istituto ancora pienamente in vigore.
Dal punto di vista politico, nel 1809, con l’annessione dello Stato della Chiesa all’Impero france-se, il territorio fu diviso in dipartimenti, circondari e cantoni, mantenendo il comune come cellula amministrativa. Il territorio della diocesi di Perugia venne così a far parte del dipartimento del Trasimeno e a comprendere il cantone urbano e i cantoni in cui il territorio rurale perugino fu suddiviso. Ma, benché queste ripartizioni si riflettano naturalmente nella struttura di alcuni docu-menti, l’episcopato perugino conservò istituzionalmente la sua continuità ininterrotta e così le vi-site pastorali, pur con i cambiamenti legati all’epoca in cui si svolgevano.
La restaurazione momentanea del potere pontificio nel 1816, la sua fine nel 1860 con l’unificazione politica del territorio italiano sotto il Regno sabaudo, le vicende successive di con-ciliazione tra lo Stato nazionale e la Santa Sede incisero sullo stile dell’azione del vescovo in un contesto mutato, e sulla riduzione delle sue funzioni in alcuni ambiti (ad esempio la giustizia e l’università), ma non sulla natura pastorale dell’istituzione.
Nel 1882, papa Leone XIII, che era stato vescovo di Perugia dal 1846 al 1878 (anno in cui salì al soglio pontificio), elevò la diocesi a titolo arcivescovile; quasi un secolo dopo, nel 1972, Paolo VI la promosse a servizio delle diocesi vicine col rango di metropolitana.
La diocesi di Città della Pieve è stata unita canonicamente a Perugia nel 1986. Dopo quella data, naturalmente, le visite pastorali del vescovo di Perugia includono anche le parrocchie della ex diocesi pievese.
Bibliografia:
Arturo Gabrijelcic, “Vescovi e cattedrale”, in Maria Luisa Cianini Pierotti (a cura), “Una città e la sua cattedrale: il duomo di Perugia”, atti del Convegno di studio (Perugia 26-29 settembre 1988), Perugia, Edizioni Chiesa San Severo a Porta Sole, 1992, pp. 521-538;
Giuseppe Leti – Luigi Tittarelli, “Le fonti per lo studio della popolazione della diocesi di Perugia. Dalla metà del XVI secolo al 1860”, vol. I, Gubbio, Tipografia Oderisi Editrice, 1976;
Maria Lupi, “Perugia-Città della Pieve”, in “Le diocesi d’Italia”, vol. III, San Paolo, Cinisello Bal-samo (Milano), 2008, pp. 924-929;
https://www.beweb.chiesacattolica.it/diocesi/diocesi/705/Perugia+-Citta%27della+Pieve.
Complessi archivistici
- Archivio della Diocesi di Perugia (sec. XV - sec. XX)
- Cancelleria vescovile
(sec. XV - sec. XX)
Fondo, livello 2 - Visite pastorali
(1558 - 1966)
Serie, livello 3
Compilatori
- Inserimento dati: Chiara Franzoni (archivista) - Data intervento: 27 settembre 2021
Link risorsa: https://archivista-icar.cultura.gov.it/creators/2100