Archivio storico del Patriarcato di Venezia

Condizione giuridica: privato

Macrotipologia: Ente e associazione della chiesa cattolica

Cenni storico istituzionali:

La storia dell’Archivio riflette le secolari vicende storiche ed istituzionali della Chiesa veneziana. Ubicato in origine presso l’antica cattedrale a San Pietro di Castello, nel cui chiostro un’iscrizione riporta ancor oggi l’intestazione “Cancellaria patriarcalis”, l’archivio della Curia vescovile di Castello ci è stato tramandato per lacerti lacunosi solo a partire dallo scorcio del XIV secolo, rimanendo la più antica documentazione episcopale inserita nel fondo della Mensa patriarcale. Vere e proprie serie si andranno incrementando con l’elevazione del vescovado di Castello a patriarcato di Venezia nel 1451 e la contestuale soppressione del titolo del patriarcato gradense. Al nucleo originario di documenti si affiancarono le carte dell’archivio del patriarcato di Grado e, quindi, quelle degli antichi episcopati lagunari che in tempi diversi furono annessi a quello di Venezia: Equilo (1466), Caorle e Torcello (1818).
Intorno alla metà del ‘700 alcune operazioni di ordinamento contribuirono ad assegnare all’archivio la sua attuale fisionomia. Durante il patriarcato di Giovanni Bragadin (1758-1775), il “deputato archivista” della Cancelleria Giovanni Battista Scomparin avviò l’ordinamento di molte serie d’archivio, redigendo contestualmente diversi volumi di compilazioni e repertori, tra cui i «Repertoria causarum civilium et criminalium». Sempre durante il patriarcato di Giovanni Bragadin si svolse una ricognizione nell’archivio della Mensa, che si concluse con l’ordinamento dell’intero fondo e la redazione di un catastico in quattro tomi (tuttora presso l’Archivio patriarcale), contenente regesti di pergamene, carte e regisrti dall’anno 881.
Dopo la caduta della Repubblica (1797) pervenne all’Archivio patriarcale parte di quello del Primicerio di San Marco. Nel 1807 la sede patriarcale fu trasferita da Castello alla Basilica di San Marco. Fino al completamento della resienza patriarcale nel 1840 gli uffici di Curia e l’Archivio furono spostati in varie sedi: furono in tal modo provocati alcuni depauperamenti del complesso documentario, conservatosi fino a quel momento sostanzialmente integro.
A seguito dell’unificazione del Capitolo canonicale di San Pietro di Castello con quello di San Marco, il conseguente accorpamento dei due archivi determinò la fusione, spesso incongrua, dei due nuclei documentari, operazione testimoniata dal catastico compilato nel 1866 dal canonico Alessandro Piegadi, cancelliere capitolare.
Infine, nel 1879, il soprintendente degli archivi veneti, Bartolomeo Cecchetti, ottenne per l’Archivio di Stato, attraverso tortuosi passaggi di carte con l’Economato benefici vacanti, il fondo antico della Mensa patriarcale.
Nel secolo XX a limitate dispersioni, dovute ad alcuni spostamenti da una zona all’altra dell’archivio all’interno del palazzo patriarcale, si affiancarono alcune operazioni di riordinamento, intensificatesi in coincidenza con l’attività della Commissione sugli archivi e biblioteche ecclesiastiche operante durante i patriarcati di Angelo Roncalli e Giovanni Urbani (1953-1958; 1959-1969).
Nel 1993 l’Archivio si è trasferito dall’ultimo piano del palazzo patriarcale alla attuale sede di Sant’Apollonia, sviluppando la sua fisionomia di Archivio diocesano. In esso, a fianco dell’Archivio della Curia, del capitolo e del Primicerio, sono confluiti numerosi altri fondi di parrocchie, di associazioni e di privati.
In tempi recenti il patrimonio documentario dell’Archivio storico del Patriarcato di Veneiza e i fondi ecclesiastici sul territorio ad esso facenti capo sono stati interessati da alcuni innovativi progetti speciali di censimento e inventariazione.

Contatti:

Collegamenti:

Codici identificativi:

  • Z85500 (Arcana)

Orari e indicazioni per l'accesso ai fondi:

Apertura: lunedì-venerdì dalle 9.00 alle 13.00

Sedi

Sede legale

L’Archivio storico del Patriarcato di Venezia è ospitato all’interno del complesso monumentale del Seminario patriarcale di Venezia, nel sestiere di Dorsoduro in contiguità con la Biblioteca diocesana “Benedetto XVI”.
La sede è attrezzata per rispondere ai requisiti di sicurezza per il pubblico e per la conservazione del patrimonio documentario.

Indirizzo:
Dorsoduro 1
30123 Venezia (VE)
Italia

Complessi archivistici

Compilatori

  • Prima redazione: Francesca Cavazzana Romaneli - Data intervento: 31 dicembre 2003
  • Revisione: Annamaria Pozzan - Data intervento: 06 giugno 2019