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Giacomo Balla

Giacomo Balla (1872 maggio 5 - 1960 maggio 23)

413 unità archivistiche di primo livello collegate

Fondo

Metri lineari: 3.0

Consistenza archivistica: album 6 e fascicoli 406

L'archivio di Giacomo Balla ha una consistenza di oltre 400 fascicoli, per complessivi 3 metri lineari; abbraccia un arco cronologico dal 1872 al 1960, con una netta prevalenza di documenti prodotti tra gli anni '20 e i primi anni '40 del '900. Costituito di disegni, appunti, fotografie e molta corrispondenza, l'archivio rende subito evidente il vincolo inscindibile tra aspetti artistici, professionali, familiari e affettivi della vita di Balla e della sua famiglia.
Il fortissimo intreccio tra la vita familiare e l'attività artistica di Balla rende in molti casi difficile e fuorviante distinguere e separare i documenti prodotti dai singoli membri della famiglia, che tutta ha preso parte alla vita artistica di Giacomo. Tuttavia cosa distinta dall'archivio di Giacomo − e dunque non inclusi in questo inventario − sono gli archivi personali delle figlie, Luce ed Elica, relativi alla loro attività artistica, alla loro vita privata, alla loro attività di curatrici della fortuna artistica postuma del padre.

I temi ricorrenti nei documenti sono le committenze ma anche le considerazioni sull'arte, in particolare sul futurismo e sul fascismo. La corrispondenza, così come il materiale fotografico, ha spesso carattere e tono familiare e amichevole. Tutti i rapporti di Balla e della sua famiglia sembrano improntati all'amicizia, alla stima e all'ospitalità.

L'archivio di Giacomo Balla è stato rinvenuto in scatole numerate e inventariate negli anni scorsi da funzionari della Soprintendenza ai beni artistici. Da un punto di vista archivistico però, le descrizioni sono molto incostanti, ne descrivono cioè il contenuto in modo o molto analitico o molto sommario a seconda dell'interesse da un punto di vista artistico. Inoltre, nelle descrizioni era incluso tutto il materiale presente nelle scatole senza distinzioni. Pertanto il lavoro è iniziato analizzando il contenuto delle singole scatole, escludendo da subito quelle la cui descrizione ne individua in modo chiaro il contenuto come non afferente all'archivio. Più difficile è stato distinguere i nuclei dei diversi soggetti produttori. Come già specificato, sono stati individuati ed esclusi dall'archivio di Giacomo Balla tutti quei gruppi di documenti prodotti dalle figlie Luce ed Elica e riferiti esclusivamente alle loro vite private e artistiche, e quelli riferiti anche alla fortuna postuma dell'opera di Giacomo, di cui entrambe si sono occupate.
Una volta distinto ed enucleato l'archivio di Giacomo, si è proceduto prima allo studio e poi all'ordinamento generale. In assenza quasi totale di vincoli certi − soprattutto la corrispondenza era raccolta in gruppi di lettere o cartoline spesso senza senso − si è proceduto a raccogliere le tipologie documentarie e a strutturarle secondo le periodizzazioni più significative nella vita di Balla. I pochi fascicoli originali, benché probabile frutto di accorpamenti operati negli anni successivi alla morte di Balla, sono stati comunque rispettati.
L'intervento di ordinamento più deciso e impegnativo è stato operato sulla corrispondenza, altrimenti non fruibile in quanto raccolta in gruppi di carte dal carattere evidentemente fortuito; ribadiamo di aver rispettato quei fascicoli di carattere tematico benché postumi. La documentazione iconografica è stata invece lasciata il più possibile nell'ordine in cui è stata trovata, per evitare di dissolvere eventuali vincoli riscontrabili soltanto a uno studio specialistico. La documentazione fotografica, rinvenuta in stato di forte disordine e con evidenti lacune, è stata ordinata secondo i soggetti e secondo i caratteri estrinseci dove possibile, altrimenti è stata lasciata secondo le unità archivistiche originali.
Per ogni gruppo di documenti oggetto del presente inventario, è stata sempre rilevata la scatola di provenienza.
In linea generale, non si esclude che l'archivio sia lacunoso, cioè che non siano più presenti documenti che ne hanno fatto parte in passato.

Storia archivistica:

Il lavoro di riordinamento e schedatura è stato svolto nel 2019-2020 da Nicola Pastina grazie al finanziamento della Soprintendenza archivistica e bibliografica del Lazio, con il coordinamento delle dott.se Daniela Pesce, Luigia Attilia e Maria Natalina Trivisano.
Si ringraziano Alessandro, Patrizia e Vittorio Balla, Giudo Donati, eredi di Giacomo Balla, per la disponibilità nell’accesso all’archivio. Si ringrazia Elena Gigli per la consulenza sulla vita artistica di Giacomo Balla.

Lingua della documentazione:

  • ita

Soggetti conservatori

Soggetti produttori

Compilatori

  • Schedatura: Nicola Pastina