Balla, Giacomo ( Torino (TO), 1871 luglio 18 - Roma (RM), 1958 marzo 1 )
Tipologia: Persona
Profilo storico / Biografia
Giacomo Balla nasce a Torino nel 1871, si trasferisce a Roma con la madre, Lucia Giannotti, nel 1895. Dagli ultimi anni del ‘900 abita con lei a via Piemonte, nel nuovo quartiere Pinciano, alloggiando nello stesso locale dove ha lo studio.
Nel 1898 conosce e si fidanza con Elisa Marcucci. La casa-studio di via Piemonte diviene luogo vivo, di incontri con altri artisti, spesso amici di Balla. Nel 1900 Giacomo va a Parigi per assistere all’Esposizione universale.
Nel 1904 Giacomo sposa Elisa, alla fine dello stesso anno nasce la loro prima figlia, Luce. La famiglia, compresa la madre di Giacomo, va a vivere, in affitto, a via Paisiello. Dieci anni dopo, nel 1914, in quella stessa casa nasce la seconda figlia, Elica.
In questi anni, la casa-studio di Giacomo si anima sempre più, il rapporto con gli altri artisti è costante, in divenire. La famiglia Balla prende parte pienamente alla vita artistica di Giacomo, in particolare le figlie, Luce ed Elica, diverranno nel tempo collaboratrici strette del padre. Così i rapporti con committenti, soggetti ritratti, artisti, galleristi sono improntati perlopiù a un’amicizia diretta e franca.
Agli anni del primo successo, i primi del secolo, seguono quelli futuristi. A partire dal 1912 circa, Balla abbraccia il futurismo divenendone uno dei maggiori esponenti, insieme a Marinetti, Boccioni, Severini. A partire dai primissimi anni ‘20 è tra i più vivi sostenitori del Fascismo. Fino alla seconda metà degli anni ’30, i rapporti con gli altri esponenti futuristi e con il regime fascista sono intensi, costanti. Il lavoro è intenso, molti i committenti.
La fine degli anni’ 30, la guerra e poi l’immediato dopoguerra segnano una parabola discendente nella fortuna artistica di Balla. Ma dalla fine degli anni ‘40 in poi, si appunta di nuovo sulla sua opera l’interesse di galleristi e critici francesi e statunitensi.
Nella vita di Giacomo Balla e della sua famiglia, hanno un ruolo importante le case, dove lui vive, lavora, incontra le persone. Dal 1898 al 1904 è a via Piemonte, insieme alla madre. Dal 1904 al 1926, a via Paisiello, dove si forma la sua famiglia, in affitto in un caseggiato che viene poi demolito nel 1926 per fare posto a nuove costruzioni. Si trasferisce quindi presso gli amici Ambron, in alcuni locali di una villa a via Aldrovandi, fino al 1929. Questi tre domicili hanno in comune l’attiguità a villa Borghese, luogo ritratto in più opere di Balla e soggetto anche di tante fotografie familiari.
Nel 1929 la famiglia Balla si trasferisce in un appartamento di via Oslavia, in un edificio di nuova costruzione. La casa, di proprietà dello IACP, viene acquistata a riscatto. La famiglia Balla vivrà sempre qui, fino alla morte di ciascuno dei suoi membri. Anche nell’appartamento di via Oslavia, Giacomo vive, lavora, riceve. Anche qui non vi è confine tra vita domestica, familiare, artistica, di rappresentanza. Soprattutto attraverso la corrispondenza sono ben visibili i rapporti spesso stretti, di amicizia, di affetto sincero che Balla, e le componenti della famiglia, hanno con artisti, galleristi, burocrati, amici, committenti, allieve e allievi, artigiani.
Giacomo Balla muore nel 1958.
Funzioni e occupazioni
- pittore
Complessi archivistici
- Giacomo Balla (1872 maggio 5 - 1960 maggio 23)
Compilatori
- Nicola Pastina
Link risorsa: https://archivista-icar.cultura.gov.it/creators/2205