Parrocchia di San Canciano di Venezia (1376 - 1951)
366 unità archivistiche di primo livello collegateFondo
Consistenza archivistica: Unità 335: regg., bb., fascc., voll. e opere a stampa
L'attuale fisionomia dell'archivio della parrocchia di San Canciano è determinata dallo stratificarsi e giustapporsi di successivi interventi di riordino e condizionamento della documentazione che di volta di volta hanno interessato porzioni definite del fondo.
Per quanto riguarda l'insieme dei registri canonici un primo complessivo intervento si situa all'inizio del XVIII secolo, quando si uniformò l'aspetto estrinseco dei registri con legature in pergamena e venne apposta una sequenza di segnature alfabetiche per ciascuna delle serie canoniche. Esse avevano tutte inizio con il medesimo volume misto contrassegnato con la lettera A, che riunisce tre registri distinti rispettivamente di battesimi, matrimoni e morti, quest'ultimo tuttavia già segnalato nelle visite pastorali della seconda metà del Seicento (cfr. le visite pastorali Morosini e Sagredo, compiute rispettivamente nel 1648 e alla fine del XIX secolo in «Atti generali», b. 18, fasc. 2). Il condizionamento e la consistenza delle serie canoniche sono descritte nel dettaglio in cinque inventari contenuti nei più generali inventari della chiesa redatti tra il 1746 e il 1806 (Archivio storico del patriarcato di Venezia, Curia, II, «Inventari delle chiese di Venezia», b. 1, fascicolo 7 «San Cancian»): da essi si ricava anche la dispersione di parte degli 'squarzi' degli atti canonici (per cui vedi però infra) e di alcuni registri appartenenti a serie non più attestate, quali le contraddizioni di matrimonio (un registro dal 1717 che giungeva almeno al 1806) e le correzioni degli atti (un «libro decreti patriarcali in ordine a correzioni per errori fatti ne' libri sudetti [canonici]»). Questo ordinamento fu integrato e in parte modificato all'inizio del XX secolo da don Pietro Stratimirovich Jovovich, parroco della chiesa dal 1886 al 1917, anno della sua morte: egli infatti si dedicò nel corso di più di un decennio alla redazione di indici alfabetici per i registri canonici, di un monumentale repertorio cumulativo dei battesimi delle tre parrocchie concentrate, alla riconfezione delle filze dei matrimoni con apposite fascette e al loro ricondizionamento in buste disposte in un unica sequenza comprensiva delle tre parrocchie e infine alla rilegatura in volume per ciascuna tipologia canonica dei più antichi 'squarzi', talora purtroppo con errori nella sequenza delle carte e dei fascicoli, volumi cui attribuì la segnatura A e che ora aprono le serie canoniche.
Allo stesso parroco, già attivo con analoghi interventi nell'archivio della Santissima Trinità di Treporti dal 1880 al 1886 (cfr. l'inventario dell'archivio, a cura di S. Martin e P. Santostefano, maggio 2000 consultabile presso l'Archivio storico del Patriarcato di Venezia) si deve anche l'impostazione della serie «Parrocchia. Atti generali» (cfr. l'introduzione alla serie) in cui fu ripartita per materia la corrispondenza e la normativa ottocentesca, includendo però anche documenti più antichi per alcune tipologie documentarie.
Avevano in precedenza interessato invece un ampio complesso di 'scritture' di carattere eterogeneo, in parte forse anche pertinenti alla Congregazione del clero di San Canciano, due interventi di repertoriazione condotti uno nel 1681 e l'altro nel 1734 con aggiornamenti successivi per tutto il secolo XVIII (cfr. la serie «Scritture secondo l'inventario 1734»). Pur non mirando ad alcuna strutturazione della documentazione essi costituiscono tutt'ora una chiave d'accesso per una parte dell'archivio non altrimenti connotata da vincoli di rispondenza interna. Pur nei limiti imposti da una configurazione ormai in qualche modo acquisita dell'intero archivio, benché ampiamente stratificata e non priva di incoerenze, nel presente inventario si sono assecondate, settore per settore del fondo, le relative strutture di ordinamento, non senza alcune inevitabili contaminazioni.
La chiesa, fondata secondo la tradizione nell'864, è tuttavia documentata già nell'XI secolo come parrocchia dipendente dal patriarcato di Grado. Nel 1451 passò quindi alla giurisdizione del patriarcato di Venezia, originato dall'unione del patriarcato gradese con il vescovado di Castello.
Chiesa collegiata fino al 1806, aveva un capitolo composto di 3 titoli presbiterali, 1 diaconale e 2 suddiaconali.
A seguito del nuovo assetto delle circoscrizioni parrocchiali disposte dai decreti napoleonici, alla parrocchia vennero aggiunti i circondari delle soppresse parrocchie di Santa Maria Nova e San Giovanni Crisostomo (1810), una piccola porzione di quella di Santa Marina, mentre vennero commutate alcune parti del territorio con quello della contigua parrocchia dei Santi Apostoli. Da quell'epoca le furono assegnate la chiesa di San Giovanni Crisostomo come succursale e quella del soppresso monastero di Santa Maria dei Miracoli come oratoriale.
È attualmente delimitata dai rii della Panada verso Santi Giovanni e Paolo, di San Lio e di Santa Marina verso Santa Maria Formosa, dei Gesuiti, di San Canciano e dei Santi Apostoli verso la parrocchia omonima, dal rio del Fondaco dei Tedeschi verso la parrocchia di San Salvador, dal Canal Grande e dalle Fondamente Nuove. Nel suo territorio era compresa l'isola di San Cristoforo della Pace, con il monastero omonimo, anche ora, unita all'isola di San Michele e sede del Cimitero comunale, ricadente sotto la sua giurisdizione.
La primitiva chiesa fu distrutta nel 1105 in un incendio che devastò buona parte della città e quindi riedificata; rinnovata ancora nel 1330, fu consacrata nel 1351 dal vescovo di Jesolo Marco Bianco. Restaurata nuovamente nel 1550 assunse l'odierno aspetto nel corso del secolo XVIII.
Bibliografia: F. Corner, «Notizie storiche delle chiese e monasteri di Venezia e di Torcello», Padova 1758, pp. 268−272; P. Stratimirovich Jovovich, «Brevi notizie sulla vita dei SS. martiri aquileiesi Canziano, Canzio, Canzianilla e Proto e sulla chiesa parrocchiale a essi dedicata in Venezia», Venezia 1904; S. Tramontin − B. Corrao, «San Canciano: la chiesa e la parrocchia», Venezia 1970.
Codici identificativi:
- Z85500 / 0236 110 --- --- --- -- (Arcana)
Soggetti produttori
- Parrocchia di San Canciano martire sec. XI -
Compilatori
- Prima redazione: Benussi Paola - Data intervento: 24 aprile 1999
Link risorsa: https://archivista-icar.cultura.gov.it/fonds/21556