Parrocchia di San Canciano martire ( sec. XI - )
Tipologia: Ente
Tipologia ente: Ente e associazione della chiesa cattolica
Condizione: <span class="translation_missing" title="translation missing: it.EC">Ec</span>
Sede: Venezia
Profilo storico / Biografia
La chiesa, fondata secondo la tradizione nell’864, è tuttavia documentata solo nell’XI secolo come parrocchia, incardinata nella giurisdizione del patriarcato di Grado e fatta dipendere dalla chiesa matrice di San Silvestro I papa, sede veneziana del patriarca. Il disegno di progressiva espansione dei propri diritti giurisdizionali messo in atto dal patriarcato gradense ai danni dell’episcopato veneziano, non poteva non suscitare le risentite reazioni del vescovo di Castello, sfociate tra il 1216 e il 1231 in una serie di liti giurisdizionali per l’esercizio degli «spiritualia» pure sulla parrocchia di San Canciano martire. Tali questioni si risolsero definitivamente solo nel 1451 quando, con la bolla «Regis aeterni», l’intervento papale sanzionò la soppressione del patriarcato di Grado e l’annessione dei relativi titoli, giurisdizioni e proprietà al neo-istituito patriarcato di Venezia; tra questi la parrocchia collegiata di San Canciano martire, ora nuovamente incorporata nella diocesi di Venezia. La chiesa, nel frattempo varie volte riedificata, fu rinnovata nel 1330, e consacrata nel 1351 dal vescovo di Jesolo Marco Bianco; restaurata nuovamente nel 1550, assunse l’odierno aspetto nel corso del XVIII secolo. Le soppressioni decretate dal napoleonico Regno d’Italia tra il 1807 e il 1810, che ridisegnavano la configurazione delle parrocchie veneziane riducendone il numero da più di 70 a 30, mantennero a San Canciano martire lo status di chiesa parrocchiale; nell’occasione la circoscrizione parrocchiale fu estesa fino a comprendere parte della soppresse parrocchie di Santa Maria nova e San Giovanni Crisostomo, oltre che una piccola parte di quella di Santa Marina. Alcune parti del territorio originario vennero inoltre commutate con altre della vicina parrocchia dei Santi XII Apostoli.
Collegiata sino al 1807, era retta da un capitolo – composto da 3 preti titolati, un diacono e 2 suddiaconi – che in origine amministrava solidarmente i beni patrimoniali del beneficio, condividendo gli impegni della cura d’anime e la cura pastorale per i poveri e gli infermi esercitati dal pievano. Con il tempo, tuttavia, scemati progressivamente lo spirito di condivisone e gli obblighi di vita comunitaria del capitolo, ripartito lo stesso patrimonio comune in masse proporzionate ai titoli assunti dai canonici, il peso della cura delle anime e dell’amministrazione dei sacramenti rimase affidata al solo pievano o parroco, assistito talora da un sacrista, cui spetterà in seguito di collaborare con il parroco nella regolare tenuta dei registri canonici e delle messe officiate. Dal 1807 la parrocchia è guidata da un parroco di nomina patriarcale.
La parrocchia era affiliata in antico alla chiesa matrice di San Silvestro I papa, con obbligo, da parte del rettore, di confluire il sabato di Pasqua presso tale chiesa «pro ipso baptismo et cereo ac novo igne benedicendis», spettano inoltre alla stessa corrispondere tributi di varia natura stabiliti dalle antiche consuetudini. La parrocchia è oggi afferente al vicariato di Cannaregio, Diocesi di Venezia.
Bibliografia
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«Rivista diocesana del Patriarcato di Venezia ufficiale per gli atti di Curia», 1 (gennaio 1998), pp. 32, 64.
Complessi archivistici
- Parrocchia di San Canciano di Venezia
(1376 - 1951)
Fondo, livello 2
Compilatori
- Prima redazione: Ermanno Orlando - Data intervento: 31 dicembre 2001
- Revisione: Annamaria Pozzan - Data intervento: 03 febbraio 2019
Link risorsa: https://archivista-icar.cultura.gov.it/creators/1290