Movimento Nonviolento

Condizione giuridica: privato

Macrotipologia: Partito politico, organizzazione sindacale

Altre denominazioni:

  • Movimento Nonviolento a.p.s. (altra denominazione)

Cenni storico istituzionali:

Il Movimento Nonviolento (MN) è una delle principali associazioni italiane che promuove la nonviolenza nello spirito gandhiano. L’associazione è stata fondata da Aldo Capitini il 10 gennaio 1962 (come testimoniato dal manifesto di annuncio fatto stampare da Capitini stesso). Dal 2010 l’associazione è presieduta da Massimo Valpiana, che è anche direttore del suo organo di stampa, Azione nonviolenta. Come ricordato, il MN nacque nel 1962 su iniziativa di Aldo Capitini all’indomani della prima Marcia per la pace Perugia-Assisi del 24 settembre 1961, ideata e promossa dallo stesso Capitini, con la sigla “Centro per la nonviolenza” di Perugia. Egli fondò con alcuni simpatizzanti il Movimento Nonviolento per la Pace, costituito da “pacifisti integrali, che rifiutano in ogni caso la guerra, la distruzione degli avversari, l’impedimento del dialogo e della libertà di informazione e di critica. Il Movimento sostiene il disarmo unilaterale (come primo passo verso quello generale), e affida la difesa unicamente al metodo nonviolento.” Nel 1961, sempre su iniziativa del Capitini, avviene anche l’adozione della bandiera della pace (introdotta in Italia su ispirazione della bandiera arcobaleno adottata da Bertrand Russel per la Campaign for Nuclear Disarmament,come vessillo che contraddistingue le manifestazioni nonviolente e pacifiste.
Dopo alcuni anni furono tolte le parole “per la pace”, perché risultasse chiaro che il lavoro del Movimento Nonviolento non era confinato solo al campo antimilitarista, ma esteso anche al campo socio-politico e culturale e per promuovere forme di partecipazione piena alla vita pubblica e di sviluppo armonico del bene comune. Il MN si occupò, tra il 1961 ed il 1985, dell’organizzazione delle prime quattro marce; poi la paternità delle successive passò alla Tavola della pace.L’associazione opera in vari campi: dalle campagne contro il nucleare alla promozione dell’economia nonviolenta, dall’impegno per il disarmo al sostegno al Servizio Civile e ai Corpi civili di pace, dalla lotta al razzismo alla costruzione di pratiche di convivenza civile, dall’approfondimento del metodo nonviolento alla formazione e all’educazione alla pace, coniugando la ricerca e l’approfondimento teorico con l’azione.Rilevante l’impegno del MN per l’affermazione dell’obiezione di coscienza al servizio militare e per il servizio civile, con figure ad esso appartenenti come Pietro Pinna che hanno accettato di subire anni di carcere per vedere riconosciuti i loro diritti all’obiezione, prima della promulgazione della legge 772/1972. Per loro il movimento cerca di garantire la copertura finanziaria delle spese processuali e la campagna per portare i processi a conoscenza dell’opinione pubblica. A distanza di quaranta anni dal promulgamento della legge sull’obiezione di coscienza, il MN organizza una visita commemorativa al carcere di Peschiera del Garda, dove venivano rinchiusi gli obiettori prima del varo della legge. Dopo il superamento dell’obbligo del servizio militare, il MN appoggia fin dalla nascita il movimento di opinione, formato da un centinaio di associazioni di volontariato ed impegno civile, per la nascita di una difesa civile non armata e nonvioleta tramite legge di iniziativa popolare. Dal 1981, anno della sua istituzione, e fino al 2010, anno in cui diventa Presidente Massimo Valpiana il MN è stato promotore, insieme alla Lega Obiettori di Coscienza, al Movimento Internazionale di Riconciliazione e alla Lega per il Disarmo Unilaterale di Carlo Cassola, della Campagna di Obiezione di Coscienza alle Spese Militari per la Difesa Popolare Nonviolenta. Sempre nel 1981, in seguito alla decisione del Governo di Giovanni Spadolini di accettare l’installazione di missili statunitensi dotati di testata nucleare nella base NATO Comiso (RG), il MN decide di acquistare, insieme a numerose altre associazioni, terreni adiacenti per sottrarli alla base militare in espansione. Viene costituito il presidio permanente della Verde Vigna sopra i cui terreni verrà costruita una pagoda per la pace dal monaco buddista rev. G. Morishita. Nel 1982 viene inoltre raccolto un milione di firme per bloccare i lavori della base alla quale aderisce anche il vescovo di Trapani. Nonostante le proteste, i missili furono installati e la base venne smantellata solo dopo l’accordo dell’8 dicembre 1987 tra USA e URSS. Alcuni di questi appezzamenti, della dimensione di 2250 metri quadri, sono ancora nelle disponibilità dell’associazione. Il MN pubblica, dal 1964, la rivista mensile Azione nonviolenta, fondata dallo stesso Capitini, cui si affianca l’edizione on-line; la rivista, ora bimestrale, è diretta da Massimo Valpiana; essa è la più antica rivista espressione della ricerca e dell’impegno della nonviolenza italiana. Legata al Movimento è anche la newsletter La nonviolenza è in cammino, edita dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo.
Diversi dirigenti del MN hanno ricoperto cariche elettive dopo essersi presentati con programmi politici ispirati allo statuto dell’associazione: tra essi Renato Fiorelli (sindaco dal 1999 al 2004 e più volte consigliere di Moraro), Alberto Trevisan (assessore alla pace del comune di Rubano dal 1995 al 1999), Massimo Valpiana (consigliere comunale di Verona dal 1985 al 1990 e dal 1998 al 2002 nonché consigliere regionale in Veneto dal 1987 al 1995), Daniele Lugli (assessore alla Pubblica Istruzione nei comuni di Codigoro e Ferrara) e Renato Accorinti (già sindaco di Messina) Quasi tutti hanno sfruttato l’accoglienza tra le file della Federazione dei Verdi oppure hanno creato liste civiche. Il MN è la sezione italiana della War Resisters’ International, l’internazionale dei resistenti alla guerra, con sede a Londra, del Beoc (Ufficio Europeo dell’Obiezione di Coscienza con sede a Bruxelles), del Comitato italiano per il Decennio e fa parte della Rete Italiana per il disarmo, del Tavolo interventi civili di pace e della Rete per la Pace.

Contatti:

Referente: Massimo Valpiana, presidente

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Sedi

Sede legale

La Casa per la Nonviolenza è disposta su due piani comunicanti. Ha una sala riunioni, ospita una Biblioteca di 3500 volumi ed una emeroteca di 300 riviste. Vi hanno sede il Movimento Nonviolento, la rivista Azione nonviolenta, il centro Audiovisivi Nonviolenza e Società, e vengono ospitate altre associazioni. Vi lavorano volontari e giovani in servizio civile, che garaniscono l’apertura quotidiana dalla 9 alle 19. Responsabile Mao Valpiana.

Indirizzo:
Casa per la Nonviolenza
Via Spagna 8
Verona (VR)

Complessi archivistici

Compilatori

  • Inserimento dati: Andrea Maori (archivista libero professionista) - Data intervento: 01 luglio 2020