Congregazione delle Scuole di Carità - Istituto Cavanis ( 1838 luglio 16 - )
Tipologia: Ente
Tipologia ente: Ente e associazione della chiesa cattolica
Altre denominazioni:
- Congregazione dei chierici secolari delle Scuole di Carità
- Congregazione dei sacerdoti secolari delle Scuole di Carità
- Istituto Cavanis
Condizione: <span class="translation_missing" title="translation missing: it.EC">Ec</span>
Sede: Roma
Collegamenti
Profilo storico / Biografia
La Congregazione delle Scuole di Carità, in origine Congregazione dei chierici secolari delle Scuole di
Carità, fondata da padre Anton’Angelo Cavanis e dal fratello padre Marcantonio, fu eretta il 16 luglio
1838 dal patriarca di Venezia Jacopo Monico a seguito dell’approvazione di papa Gregorio XVI del 21
agosto 1835, alla quale seguirono il relativo breve apostolico del 21 giugno 1836 e il “placet” regio di
Ferdinando I d’Asburgo in data 18 agosto 1837.
Nelle intenzioni dei fratelli Cavanis, l’erezione di una congregazione religiosa era motivata dalla
necessità di garantire copertura economica a maestri ed inservienti, nonché solidità e continuità, in
particolare dopo la loro scomparsa, ai due istituti scolastici già avviati a Venezia e a quelli che sarebbero
seguiti e per facilitare il loro riconoscimento statale come scuole pubbliche.
Le origini della Congregazione risalgono a molto prima, al 1804, quando i fratelli Cavanis, impegnati
nelle pratiche devozionali della Congregazione mariana di Sant’Agnese da loro fondata, scelsero di
offrire insegnamento scolastico gratuito a favore della gioventù veneziana e cercarono sacerdoti
interessati a unirsi all’opera.
Nel 1807 soppressa la Congregazione mariana in esecuzione dei decreti napoleonici in materia di
confraternite parrocchiali, i fratelli Cavanis si dedicarono completamente all’insegnamento e si
impegnarono nella realizzazione di due istituti scolastici, le Scuole di Carità, uno maschile e l’altro
femminile che furono approvati come scuole pubbliche nel 1819.
La prima comunità di sacerdoti dedita all’insegnamento formata dai fratelli Cavanis si raccolse il 27
agosto 1820 in una umile abitazione nella Parrocchia di Santa Maria del Rosario denominata la «casetta»,
in occasione della festa di san Giuseppe Calasanzio divenuto poi patrono della Congregazione.
Nel 1839, un anno dopo l’erezione della Congregazione, i fondatori acquistarono all’asta la chiesa di
Sant’ Agnese che, priva di parrocchialità dal 1810 e ridotta a edificio demaniale, fu restaurata e riaperta
al culto nel 1854.
Le costituzioni della Congregazione, le cui prime parti risalgono al 1810, furono stese nel corso del
1830 e approvate dal patriarca di Venezia Jacopo Monico il 2 febbraio 1831. Riconosciute dall’autorità
pontificia il 23 settembre 1835 e pubblicate nel 1837, presentano evidenti influssi e prestiti dalle
costituzioni di analoghe congregazioni religiose già esistenti all’epoca dei fondatori, tutte rivolte
all’insegnamento, anche se con sensibilità e pratiche diverse fra loro: in particolare delle congregazioni
degli Scolopi, dei Filippini e dei Gesuiti.
Secondo i capitoli delle costituzioni, la Congregazione si struttura come una società di sacerdoti secolari,
senza vincoli di voti – che conducono la loro vita in comune e in povertà – dediti all’educazione gratuita
della gioventù, in particolare di quella meno abbiente, soprattutto mediante l’istruzione scolastica e
l’offerta di esercizi spirituali a giovani e adulti. Si stabilì inoltre la soggezione all’ordinario diocesano
degli istituti della Congregazione.
Per ottenere più facilmente l’approvazione pontificia delle costituzioni e in ossequio alla legislazione
austriaca che vietava i voti perpetui, ma anche per favorire la vitalità, l’obbedienza e la povertà nella
Congregazione, i fondatori permisero ai membri la facoltà di uscire dalla comunità e al preposito –
posto a capo di questa – di imporre le dimissioni ai confratelli. Come pratica devozionale più rilevante
stabilirono il culto mariano, limitarono le pratiche di pietà, di penitenza e la vita contemplativa,
ponendo la scuola come mezzo principale, ma non unico, per l’educazione rigorosamente gratuita della
gioventù. Nelle costituzioni venne poi data importanza anche all’attività liturgica negli oratori e a quella
ricreativa. I congregati avrebbero dovuto porsi ai giovani più come dei padri che come maestri, in
supplenza delle comuni carenze nell’educazione nelle famiglie più disagiate.
Le costituzioni furono rinnovate e approvate il 14 agosto 1891, introducendo in particolare i voti
perpetui.
Contestualmente all’insegnamento, i fratelli Cavanis coltivarono fin dai primi tempi e con particolare
cura negli iscritti alla scuola maschile la vocazione allo stato ecclesiastico: nel decennio 1823-33 sono
attestate le prime vocazioni che incrementarono la comunità religiosa originaria. Per favorire
ulteriormente l’ingresso nella Congregazione, una volta eretta, il 7 dicembre 1841 i fondatori
ottennero dal governo austriaco l’istituzione dello studio domestico filosofico e teologico dei chierici
(con il superamento degli esami presso il Seminario patriarcale di Venezia).
Dopo la morte di padre Anton’Angelo, il preposito padre Sebastiano Casara (1811-1898), riuscì con
grande difficoltà a riacquistare all’asta i beni immobili della Congregazione (la «casetta», le scuole di
Venezia, ma non quelle di Lendinara e di Possagno) dopo la confisca in esecuzione delle leggi
“eversive” del Regno d’Italia in materia di soppressione delle corporazioni religiose e indemaniazione
dell’asse ecclesiastico, segnatamente il regio decreto del 7 luglio 1866 di soppressione degli ordini e
delle congregazioni religiose (in esecuzione della legge del 28 giugno 1866 e la legge del 15 agosto
1867).
Nel 1878 padre Casara trasferì la comunità religiosa in una nuova residenza posta tra il palazzo Da
Mosto – sede delle Scuole di Carità di Venezia – e la chiesa di Sant’Agnese, quest’ultima riaperta al culto
nel 1872. Durante la prepositura di padre Aurelio Andreatta, l’11 agosto 1933, l’Istituto Cavanis
ricevette il riconoscimento giuridico da parte del Regno d’Italia con il quale lo Stato italiano riconosceva
la proprietà dei beni non più a singole persone fisiche, ma direttamente alla Congregazione delle Scuole
di Carità. Nel capitolo definitoriale del 27 settembre 1937 inoltre la carica di preposito della
Congregazione delle Scuole di Carità fu divisa da quella di rettore della casa di Venezia.
La Congregazione adottò l’attuale denominazione dopo il capitolo speciale del 1969-70, ufficializzato
con l’approvazione delle nuove costituzioni del 1981.
La Curia generalizia fu trasferita da Venezia a Roma nel 1996 per dare maggiore centralità al governo di
una congregazione religiosa diffusa ormai nel mondo, con una decina di case in Italia e altre in Europa,
Sud America, Africa e Filippine.
Bibliografia
F. S. ZANON, I servi di Dio padre Anton’Angelo e padre Marcantonio conti Cavanis, I, Venezia 1925, pp. 473-482, 489.
F. S. ZANON, I servi di Dio, padre Anton’Angelo e padre Marcantonio conti Cavanis, II, Venezia 1925, pp. 186, 192-194, 210-217.
Venetiarum beatificationis et canonizationis servorum Dei Antonii Angeli et Marci Antonii Cavanis fratrum
sacerdotum fundatorum Congregationis Clericorum saecularium a Scholis Charitatis vulgo Instituti Cavanis, Positio
super introductione causae et virtutibus ex officio concinnata, Romae 1979 (Sacra Congregatio pro causis sanctorum
officium historicum. 78), pp. XLIII-XLIV, 310-331, 416-425, 472-482, 513-517.
O. MASON, La spiritualità dell’Istituto Cavanis nelle sue origini, in La chiesa di Venezia dal tramonto della
Serenissima al 1848, a cura di M. LEONARDI, Venezia 1986 (Contributi alla storia della Chiesa di Venezia. 7), pp. 137-175.
D. BEGGIAO, Sacerdoti secolari delle Scuole di Carità, in Dizionario degli istituti di perfezione, VIII, a cura di G.
PELLICCIA, G. ROCCA, Roma 1988, pp. 44-46.
G. GULLINO, Alle origini di una scelta: la Venezia dei Cavanis (1794 -1806), in Cose nuove e cose antiche, a cura di F. CAVAZZANA ROMANELLI, M. LEONARDI, S. ROSSI MINUTELLI, Venezia 2006, pp. 305 – 313.
Fonti
AICV, Archivio dei padri fondatori, Autografi di padre Marcantonio Cavanis, b. 3, fasc. 2.
AICV, Archivio dei padri fondatori, Autografi di padre Marcantonio Cavanis, b. 3, fasc. 5.
AICV, Archivio dei padri fondatori, Autografi di padre Marcantonio Cavanis, b. 7, fasc. 8.
AICV, Archivio dei padri fondatori, Autografi di padre Marcantonio Cavanis, b. 9, fasc. 21.
AICV, Archivio dei padri fondatori, Autografi di padre Marcantonio Cavanis, b. 9, fasc. 24.
AICV, Curia generalizia della Congregazione delle Scuole di Carità, Corrispondenza, b. 1, fasc. 11.
AICV, Curia generalizia della Congregazione delle Scuole di Carità, Corrispondenza, b. 4, fasc. 2.
Complessi archivistici
Compilatori
- Prima redazione: Davide Trivellato - Data intervento: 31 dicembre 2017
- Revisione: Annamaria Pozzan - Data intervento: 09 luglio 2019
Link risorsa: https://archivista-icar.cultura.gov.it/creators/1737