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Archivio civico aquilano

Archivio civico aquilano (1192 - 1805)

Fondo

Metri lineari: 8.4

Consistenza archivistica: 1772: voll., regg. e codici 888, pergg. 884

Il documento più antico è una lettera esecutoriale di Celestino III del 1193. Si segnalano: due codici membranacei degli statuti aquilani redatti verso la fine del XIV secolo; due codici membranacei di privilegi; due codici di statuti delle arti: uno dell'arte della lana del 1544 e l'altro dell'arte dei sarti, con approvazione regia del 1452. Tra le miscellanee, numerose lettere di sovrani angioini ed aragonesi, oltre a lettere e privilegi pontifici. Tra i manoscritti, degno di nota, un volume cartaceo e membranaceo contenente, in parte, una copia quattrocentesca della cronaca rimata di Buccio di Ranallo, dal 1552 al 1362, preceduta dalla cronaca di frate Alessandro De Ritiis. Serie più importanti: <<Reformationi>>; <<Bandi>>, <<Imposizioni>>, <<Libri mastri>>, <<Catasti>>.

Storia archivistica:

Storia archivistica: In origine, XIII secolo, conservato presso il convento dei frati minori. Dispersione di documentazione durante il XV secolo, a causa di disordini e dei vari spostamenti delle magistrature cittadine. Nel 1480 l’archivio venne portato a palazzo Camponeschi, nel 1562, trasferito nel palazzo di Margherita d’Austria, fu compilato un inventario stampato presso Gobbi. Nel 1774 l’archivio si incrementò notevolmente per acquisti di documenti di provenienza pubblica, privata ed ecclesiastica, di questi documenti fu redatto un regesto da Anton Ludovico Antinori. Subì notevoli danneggiamenti nel corso dell’occupazione francese del 1799. Nel 1888 fu redatto e pubblicato un inventario delle scritture più antiche dell’archivio. Nel 1907, con il deposito dell’archivio presso la Biblioteca provinciale, fu improvvidamente riordinato, smembrando serie e inserendo documentazione proveniente da diversi monasteri soppressi, in tale occasione fu compilato un nuovo inventario. Nel 1935 il fondo è depositato presso l’Archivio di Stato grazie all’impegno del direttore Leopoldo Cassese.

Il fondo è stato descritto la prima volta nel 1652 in un inventario pubblicato dall’editore Gobbi di Aquila, succesivamente in una guida topografica nel 1888 ed infine, dopo il trasferimento nel 1907 dal Municipio alla Biblioteca provinciale, riordinato e indicizzato con criteri non archivistici nel 1909. Nel 1935 il fondo è depositato presso l’Archivio di Stato grazie all’impegno del direttore Leopoldo Cassese.

Nota dell'archivista:

Fin dai primordi di vita della città, particolari cure furono rivolte alla conservazione dell’archivio civico, come può desumersi dalle disposizioni [Statuta civitatis Aquile, cod. H, cap. CIV, c. 22. ] che prescrivevano la compilazione di un cartulario che, unitamente ai privilegi originali e ai documenti più importanti, doveva essere conservato nel convento dei frati minori presso il palazzo civico. Tuttavia si ebbero notevoli dispersioni di materiale documentario, sia a causa dei disordini verificatisi durante il sec. XV, sia a causa dei frequenti trasferimenti di sede dei magistrati cittadini. Nel 1480 l’archivio trovò sede nel palazzo Camponeschi, dove fu sistemato ad opera dei cancellieri Iaconello da Rieti, Gianfrancesco Accursio e Bernardino Cirillo. Nel 1562, trasferito l’archivio nel palazzo di Margherita d’Austria, se ne compilò un inventario, denominato Gobbi dal nome dello stampatore. Nel 1774 l’archivio civico ebbe notevoli incrementi grazie ad acquisti di nuclei documentari di provenienza pubblica, privata ed ecclesiastica.Di tali documenti fu redatto un regesto dall’Antinori, recentemente pubblicato dal Piacentino (vedi infra in bibliografia). Il complesso documentario comunale subì notevoli danneggiamenti durante i torbidi che fecero seguito all’occupazione francese del 1799. Nel 1888 fu compilato e pubblicato un inventario delle più antiche scritture dell’archivio. Nel 1907, in occasione del deposito dell’archivio presso la biblioteca provinciale, ne fu effettuato un improvvido riordinamento, con smembramenti di serie e inserimenti di documentazione proveniente dai soppressi monasteri di S. Bernardino e S. Angelo d’Ocre. In tale circostanza fu compilato un nuovo inventario.Il documento più antico dell’archivio comunale è una lettera esecutoriale di Celestino III del 1193. Si segnalano due codici membranacei degli statuti aquilani redatti verso la fine del sec. XIV, che contengono norme elaborate e consolidate nell’arco di oltre un secolo, ed inoltre due codici membranacei di privilegi: l’uno iniziato nel 1322 dal camerlengo frate Giovanni da Spoleto, dell’ordine dei celestini, contiene privilegi in copia dal 1294 al 1356, l’altro, iniziato nel 1460 (secondo quanto afferma l’Antinori), contiene privilegi in copia a datare dal 1299 fino al 1522. Si conservano inoltre due codici di statuti delle arti, l’uno dell’arte della lana datato 1544, l’altro dell’arte dei sarti con approvazione regia del 1452. Tra le miscellanee sono numerose le lettere di sovrani angioini e aragonesi al magistrato aquilano, oltre a lettere e privilegi pontifici. Tra i manoscritti provenienti dal convento di S. Bernardino di Aquila, si segnala un codice misto, cartaceo e membranaceo, contenente in parte una copia quattrocentesca della cronaca rimata delle cose di Aquila di Buccio di Ranallo dal 1252 al 1362, preceduta, nello stesso manoscritto, dalla cronaca di frate Alessandro De Ritiis distinta in due parti: una sinopsi cronologica dalla genesi al 1455 e una cronaca delle cose aquilane in continuazione, secondo quanto afferma lo stesso autore, di quella di Buccio di Ranallo, dal 1370 al 1595.Sono descritte soltanto le serie principali

Antico Archivio del Municipio Aquilano, a cura di E. Casti, A. Faiani, A. Verdi e L. Antonelli, Aquila degli Abruzzi, Tip. Aternina, 1888. http://bildsuche.digitale-sammlungen.de/index.html?c=viewer&bandnummer=bsb00079420&pimage=00001&v=2p&nav=&l=it
CASSESE Leopoldo, L’antico archivio del Comune di Aquila, in “Archivi. Archivi d’Italia e Rassegna internazionale degli archivi”, ser.II, II (1935), fasc.III, pp. 178-185.
D’ANGELO Orazio, Sommario alfabetico dei Manoscritti e dei Libri dell’Antico Archivio del Municipio Aquilano, Aquila, tip. S. Murolo, 1909.
Inventario delle Scritture dell’Illustrissima e fedelissima Città dell’Aquila. Fatto in tempo de’ Signori Baron Lorenzo Alferi Ossorio Camerlengo, Dottor Gioseppe Angelini, Marc’Antonio Miccheletti, et Innocentio Guglielmi. Eletti al Magistrato di della Città. Nell’Aquila, Per Gregorio Gobbi. 1652.
R. Istituto Storico Italiano per il Medio Evo, Guida storica e bibliografica degli Archivi e delle Biblioteche d’Italia, vol. VI, Provincia di Aquila, parte I, Città di Aquila, a c. di Leopoldo Cassese, Roma, Libreria dello Stato, 1940, pp. 5-25.

Soggetti produttori

Fonti

  • 019 - Antico Archivio del Municipio Aquilano = E. Casti, A. Faiani, A. Verdi, Antico Archivio del Municipio Aquilano, 1888
  • 020 - Manoscritti e Libri dell'Antico Archivio = O. D'angelo, Sommario alfabetico dei Manoscritti e dei Libri dell'Antico Archivio del Municipio Aquilano, 1909
  • 020.1 - Archivio civico aquilano - raccordo inventari = G. Miroballo, Archivio civico aquilano. Inventario informatizzato di raccordo degli strumenti di ricerca esistenti., 1996
  • 020.2 - Archivio civico aquilano - pergamene = V. Celli, Archivio Civico Aquilano, Documenti in pergamena: documenti regi e atti delle università, pergg. 25 (1299-1601); privati, pergg.266 (1248-1711); pontifici, pergg.43 (1192-1697); vescovili ed ecclesiastici in genere, pergg.123 (1320-1671)., 2000
  • Antico Archivio 1888 = Antico Archivio del Municipio Aquilano, a cura di ,, Tip. Aternina, 1888
  • Cassese 1935 = Leopoldo Cassese, L'antico archivio del Comune di Aquila, in "Archivi. Archivi d'Italia e Rassegna internazionale degli archivi", ser.II, II (1935), fasc.III, pp. 178-185., 1935
  • Angelini-Miccheletti-Guglielmi 1652 = Inventario delle Scritture dell'Illustrissima e fedelissima Città dell'Aquila. Fatto in tempo de' Signori Baron Lorenzo Alferi Ossorio Camerlengo, Dottor Gioseppe Angelini, Marc'Antonio Miccheletti, et Innocentio Guglielmi. Eletti al Magistrato di della Città. Nell'Aquila, Per Gregorio Gobbi. 1652., 1652
  • Cassese 1940 = R. Istituto Storico Italiano per il Medio Evo, Guida storica e bibliografica degli Archivi e delle Biblioteche d'Italia, vol. VI, Provincia di Aquila, parte I, Città di Aquila, pp. 32-33, Libreria dello Stato, 1940
  • Casti 1866 = Enrico Casti, Dell'insegnamento classico e superiore nell'Aquila degli Abruzzi dal 1767 al 1866, in <L'emulazione : giornale-opuscolo bimensile d'istruzione e di educazione>, 1866, 132-146, Stab. tip. Grossi, Casti
  • D'Angelo 1909 = Orazio D'Angelo, Sommario alfabetico dei Manoscritti e dei Libri dell'Antico Archivio del Municipio Aquilano, Tip. S. Murolo, 1909
  • Diplomatico = Progetto Mura, Pergamene - digital library