Trotti Bentivoglio ( 1478 dicembre 25 - 1930 )
Tipologia: Famiglia
Altre denominazioni: Trotti [ante 1478]
Abstract
Il ramo Bentivoglio della famiglia Trotti, che prese origine il 25 dicembre 1478, dal secolo XVII legò il proprio nome al paese di Casalcermelli, luogo che il 26 agosto 1623 re Filippo IV di Spagna infeudò al castellazzese Luigi Trotti Bentivoglio.
Il casato ricoprì prestigiosi incarichi amministrativi, politici e militari sotto il Ducato di Milano, di cui la città di Alessandria e il suo contado fecero parte integrante fino ai primi del Settecento.
Alla fine del XVIII secolo il marchese Ludovico Trotti Bentivoglio (1667-1704) trasferì definitivamente la dimora della famiglia a Milano e riunì in sé le ricchezze, le memorie e le tradizioni degli altri rami del nobile casato.
Per il ramo della famiglia più legato all’Alessandrino, tra Ottocento e Novecento, tra gli altri si ricordano l’ufficiale Maurizio Trotti Bentivoglio (1843-1912) e il figlio Lorenzo (1874-1930), apprezzato pittore; la sorella di Lorenzo, Eugenia (1876-1931) sposò a Milano il conte Alessandro Avogadro.
Profilo storico / Biografia
Il ramo dei Bentivoglio prese origine dal ceppo principale della famiglia Trotti il 25 dicembre 1478, allorché Giovanni Bentivoglio, signore di Bologna, concesse il suo stemma e il suo cognome ad Antonio Trotti (figlio di Giovanni Galeazzo), capitano di giustizia di quella città. Antonio morì nel 1502. I Trotti Bentivoglio furono signori (poi conti) di Ovada, signori di Rossiglione e consignori di Fresonara. Nel Cinquecento emerse la figura del nipote di Antonio, Giovanni Giacomo, cavaliere aurato, cancelliere ducale nella provincia di Lomellina e ambasciatore di Alessandria a Milano nel 1546.
Dal secolo XVII la famiglia Trotti Bentivoglio legò il proprio nome al paese di Casal Cermelli, che il 26 agosto 1623 re Filippo IV di Spagna infeudò al castellazzese Luigi Trotti Bentivoglio (1566-1642), conferendogli altresì il titolo di conte il 1° marzo 1626. Valoroso ed esperto militare, fu creato mastro di campo del Terzo Fanteria lombarda, prese parte agli assedi di Nizza della Paglia (1628; oggi Nizza Monferrato) e di Casale Monferrato (1630) e negli anni ricoprì importanti incarichi politici: l’ultimo fu quello di Regio Consigliere Segreto a Milano (1640). Le sue glorie militari furono ripercorse dal figlio Giovanni Galeazzo (1599-1670) e dal nipote Antonio (1627-1684), grazie ai quali i Trotti Bentivoglio ottennero anche i titoli di conti di Castelnuovo Calcea, signori di Robbio, marchesi di Incisa e signori di Castelnuovo Belbo. Alla fine del secolo, il marchese Ludovico Trotti Bentivoglio (1667-1704) trasferì definitivamente la dimora della famiglia a Milano e riunì in sé le ricchezze, le memorie e le tradizioni degli altri rami del nobile casato.
Nel Settecento, uno dei personaggi più illustri della famiglia Trotti Bentivoglio fu Lodovico (1729-1808), figlio di Lorenzo Galeazzo e Paola Simonetta, studioso di epigrafi e gentiluomo di Camera alla corte austriaca; dalla prima moglie Costanza Castelbarco Visconti ebbe il figlio Lorenzo Galeazzo (1759-1840), che con Sovrana Risoluzione del 28 gennaio 1817 ottenne la conferma dell’antica nobiltà e del titolo di marchese. Il nipote Lodovico (1805-1856), ardente patriota come i fratelli Antonio marchese di Fresonara, Costanza e Margherita, s’imparentò con la famiglia del grande scrittore Alessandro Manzoni, sposandone nel dicembre 1838 la figlia Sofia.
Limitando la trattazione ai membri del casato maggiormente legati all’Alessandrino, nel secolo successivo si ricorda l’ufficiale Maurizio Trotti Bentivoglio (1843-1912), che partecipò alle campagne contro il brigantaggio nel Napoletano e in Sicilia e alla Terza guerra d’indipendenza, per poi trascorrere gli ultimi suoi giorni alla tenuta “Cascina Nuova” presso Frugarolo. L’eclettico figlio Lorenzo (1874-1930), laureato in giurisprudenza all’Università di Pavia, fu apprezzato pittore e autore di diverse pubblicazioni tra cui il saggio Le Aristocrazie (1906); vendette la “Cascina Nuova” di Frugarolo ed acquistò il palazzo già dei Calcamuggi e dei Guasco in Alessandria, denominato quindi Palazzo Trotti Bentivoglio; l’edificio, donato nel 1930 all’amministrazione municipale, divenne la prima sede dell’Archivio di Stato di Alessandria (1940). La sorella Eugenia (1876-1931) sposò a Milano nel 1900 il conte Alessandro Avogadro, signore di Cerrione e di Netro.
Soggetti produttori
- (collegato a) Trotti inizio sec. XI - 1478 dicembre 25
Fonti
- arch02 = Guido Gentile, Andrea Spagni, Archivio famiglia Trotti Bentivoglio. Riordinamento e inventario a cura di Guido Gentile e Andrea Spagni, 2018
- Guasco1929 = Francesco Guasco, Tavole genealogiche di famiglie nobili alessandrine e monferrine. Dal secolo IX al XX. Vol. 5, Tip. Cooperativa, 1929
Compilatori
- Prima redazione: Spagni Andrea (archivista)
Link risorsa: https://archivista-icar.cultura.gov.it/creators/2012