Viviano, Raffaele [All'anagrafe] ( Castellammare di Stabia (NA), 1888 gennaio 10 - Napoli (NA), 1950 marzo 22 )

Tipologia: Persona

Altre denominazioni: Raffaele Viviani

Abstract

La documentazione prodotta da Raffaele Viviani comprende: Copioni manoscritti e dattiloscritti, musica manoscritta, manoscritti autobiografici, corrispondenza, macchiette e poesie, fotografie, locandine, onorificenze.

Profilo storico / Biografia

Il padre, di Raffaele Viviani era un vestiarista teatrale, divenne in seguito impresario dell’Arena Margherita di Castellammare di Stabia. Dopo un grave tracollo finanziario, la famiglia, con i piccoli Luisella e Raffaele, si trasferì a Napoli e fu lì che il padre fondò alcuni teatrini chiamati Masaniello. Questi piccoli teatri popolarissimi furono la prima scuola d’arte del piccolo Papiluccio.

Raffaele si recava con il padre al teatrino di marionette a Porta San Gennaro, entusiasmandosi per le avventure di Orlando e di Rinaldo, ma era affascinato dal numero finale del tenore comico Gennaro Trengi, famoso per i gilet coloratissimi, tanto che presto imparò tutto il suo repertorio a memoria. Un giorno il Trengi si ammalò e così, Aniello Scarpati impresario del teatrino, spaventato dal dover restituire i soldi del biglietto propose di far esibire il piccolo Raffaele. Fu vestito con l’abito di un pupo che la madre raffazzonò alla meglio. Il Trengi perse il posto, la stampa si occupò del piccolo prodigio che canta canzoni a quattro anni e mezzo. Ogni sera accorse più gente per vedere il piccolo Papiluccio che presto ebbe una vera paga per quattro spettacoli serali e otto la domenica. Gli fu affiancata una giovane cantante, Vincenzina Di Capua, come duettista.

Nel 1900, Raffaele cominciò a lavorare a cinquanta centesimi per sera, che servivano in parte a sfamare la famiglia. Ma subito comprese che, per farsi strada, avrebbe dovuto differenziarsi dagli altri, e cominciò a scrivere canzoni. Furono anni di miseria, ma anche di studio e di formazione, si andava formando nella mente del piccolo artista quella visione poetica di un mondo popolare che avrebbe portato poi alla creazione di un suo teatro.

Funzioni e occupazioni

  • attore, commediografo, compositore poeta, traduttore italiano,

Complessi archivistici

Compilatori

  • Schedatura: simone biondini (archivista)