Parrocchia di San Paolo ( sec. XI ? - 1966 nel 1810 fu soppressa; dal 1928-1966 riacquisì gli iura parrocchiali )
Tipologia: Ente
Tipologia ente: Ente e associazione della chiesa cattolica
Altre denominazioni: Parrocchia di San Polo
Sede: Venezia
Profilo storico / Biografia
Le cronache antiche fanno risalire l’edificazione della chiesa di San Paolo, vulgo San Polo all’anno 837, per volontà del doge Pietro Tradonico e del figlio Giovanni, associato al soglio dogale. Incerti appaiono invece i tempi e le circostanze della sua erezione a parrocchia, che tuttavia sembrano potersi collocare ’ stante l’antichità di popolamento e la vivacità economica di una contrada assai prossima al centro nevralgico di Rialto – non più tardi all’XI secolo, periodo in cui la città definisce le proprie strutture amministrative, religiose e civili imperniandole sui confinia ’ le parrocchie appunto ‘, officiate da un pievano o da un collegio di sacerdoti (il capitolo). Nel 1228 nella chiesa fu eretta la Congregazione di San Polo, una delle nove Congregazioni del clero di Venezia. Con le soppressioni decretate dal napoleonico Regno d’Italia nel 1810, la parrocchia di San Paolo fu soppressa e il suo territorio inglobato assieme a quella di San Tommaso nella neo costituita chiesa parrocchiale di San Maria gloriosa dei Frari. La chiesa, retrocessa a succursale dei Frari, fu consacrata nel 1839 dal patriarca Jacopo Monico, e nel 1923 eretta a vicaria perpetua; riacquisiti per pochi decenni gli «iura» parrocchiali, precisamente negli anni 1928-1966, fu dichiarata a partire da tale anno rettoria dipendente dalla parrocchia di Santa Maria gloriosa dei Frari.
Collegiata sino al 1807, era retta da un capitolo – composto da 3 preti titolati, un diacono e un suddiacono – che in origine amministrava solidarmente i beni patrimoniali del beneficio, condividendo gli impegni della cura d’anime e la cura pastorale per i poveri e gli infermi esercitati dal pievano. Con il tempo, tuttavia, scemati progressivamente lo spirito di condivisone e gli obblighi di vita comunitaria del capitolo, ripartito lo stesso patrimonio comune in masse proporzionate ai titoli assunti dai canonici, il peso della cura delle anime e dell’amministrazione dei sacramenti rimase affidata al solo pievano o parroco, assistito talora da un sacrista, cui spetterà in seguito di collaborare con il parroco nella regolare tenuta dei registri canonici e delle messe officiate.
La parrocchia era affiliata in antico alla chiesa matrice di San Silvestro I papa, con obbligo, da parte del rettore, di confluire il sabato di Pasqua presso tale chiesa «pro ipso baptismo et cereo ac novo igne benedicendis»; allo stesso spettavano pure le corresponsioni di tributi di varia natura stabiliti dalle antiche consuetudini.
Bibliografia
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F. CORNER, Ecclesiae Venetae antiquis documentis nunc etiam primus editis illustratae ac in decades distributae, Venetiis 1749.
G. CAPPELLETTI, Storia della Chiesa di Venezia dalla sua fondazione sino ai nostri giorni, Venezia 1851, vol. II, p. 404.
G.B. GALLICCIOLLI, Delle memorie venete antiche, profane ed ecclesiastiche, Venezia 1795, vol. III, pp. 14, 16, 21.
Complessi archivistici
- Parrocchia di San Polo di Venezia
(1564 novembre 15 - 1968)
Fondo, livello 2
Compilatori
- Prima redazione: Ermanno Orlando
- Revisione: Annamaria Pozzan
Link risorsa: https://archivista-icar.cultura.gov.it/creators/1825