Chiesa di San Giacomo apostolo ( metà sec. XII - 1807 ottobre 19 )

Tipologia: Ente

Tipologia ente: Ente e associazione della chiesa cattolica

Altre denominazioni: Chiesa di San Giacometto di Rialto

Condizione: <span class="translation_missing" title="translation missing: it.EC">Ec</span>

Sede: Venezia

Profilo storico / Biografia

La chiesa di San Giacomo apostolo di Venezia sita a Rialto, storico centro economico-finanziario della città, fu per secoli una chiesa rettoriale soggetta al primicerio di San Marco in quanto di giuspatronato ducale dalla fine del secolo XII, quando il governo veneziano trasformò l’intera zona del mercato realtino in piena espansione.
La tradizione la considera la chiesa più antica di Venezia, risalente addirittura al secolo V, precisamente al 25 marzo 421. In realtà non risulta alcuna testimonianza della sua esistenza anteriore alla metà del secolo XII. La chiesa trae le sue origini probabilmente dal soggiorno a Venezia del pontefice Alessandro III durante il conflitto tra Papato e Impero che si concluse grazie alla mediazione veneziana il 25 luglio 1177, il giorno di San Giacomo apostolo. Nei giorni successivi il pontefice consacrò tre chiese realtine: San Matteo, San Giovanni e la terza dedicata appunto al santo del giorno della pace raggiunta, da poco edificata nel luogo in cui l’autorità ducale si faceva garante della liceità e della sicurezza dei commerci tramite i pubblici uffici – offrendo pure un luogo sacro per la consacrazione dei negozi commerciali –. La chiesa fu posta sotto la giurisdizione ducale alla fine del secolo, quando venne ceduta dal vescovo di castello Marco Nicola (1184-1225) al primicerio di San Marco Leonardo con tutte le rendite derivanti dalle case e botteghe costruite a ridosso della fabbrica. Nei secoli successivi è attestata la visita annuale alla chiesa, ogni Mercoledì Santo, del doge e dei rappresentanti del Senato veneziano per beneficiare delle indulgenze concesse da Alessandro III durante quel soggiorno. Al doge era riservata la nomina dei sindici della chiesa, mentre il clero addetto fino alla fine del secolo XV rimase soggetto al patriarca di Venezia.
La chiesa era affidata a un rettore, che deteneva il «titolum plebanalem sine cura» (attestato dal 1495), ed era pure collegiata (furono istituiti nel 1536 un titolo presbiterale e nel 1694 un titolo diaconale). L’ambiguità del titolo creò diverse controversie con la parrocchia confinante nel corso dei secoli: la chiesa risultava infatti come un’enclave compresa dentro i confini della Parrocchia di San Giovanni di Rialto. La nomina del rettore spettava al capitolo castellano secondo la bolla del 1440 di Eugenio IV, ma dall’inizio del secolo successivo tale diritto passò all’autorità ducale tramite il primicerio di San Marco. Tale situazione è chiaramente attestata nella visita apostolica del 29 giugno 1581 dei delegati pontifici Federico Corner vescovo di Padova e Agostino Valier vescovo di Verona.
L’attuale fabbrica risalente al secolo XII, fu restaurata nel 1531 nel 1551 e nel 1601. Il vecchio campanile fu demolito nel 1792 e fu ricostruito quello l’attuale. Elemento caratterizzante della facciata resta l’orologio costruito nel 1410 e restaurato nel secolo XVII.
I decreti “eversivi” 22 giugno 1805 e 7 dicembre 1807 emanati dal napoleonico Regno d’Italia, che ridisegnavano la configurazione e la geografia delle parrocchie veneziane, portarono alla soppressione del primiceriato marciano e posero la chiesa di San Giacomo, come oratorio pubblico, della Parrocchia di San Silvestro. Attualmente detiene lo «status» di rettoriale (dal 2 aprile 1924) e funge da cappella dell’Arciconfraternita di San Cristoforo e della Misericordia dal 1934.

Bibliografia
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Fonti
Archivio storico del Patriarcato di Venezia, Curia patriarcale di Venezia. Archivio ‘segreto’, Visite pastorali, b. 49.

Complessi archivistici

Compilatori

  • Prima redazione: Davide Trivellato - Data intervento: 31 dicembre 2007
  • Revisione: Annamaria Pozzan - Data intervento: 04 luglio 2019