Fabbriceria di San Cristoforo martire ( 1808 gennaio 1 - 1941 marzo 17 )

Tipologia: Ente

Tipologia ente: Ente e associazione della chiesa cattolica

Altre denominazioni:

  • Fabbriceria della Madonna dell'Orto
  • Fabbriceria di San Marziale

Condizione: <span class="translation_missing" title="translation missing: it.EC">Ec</span>

Sede: Venezia

Profilo storico / Biografia

La Fabbriceria di San Cristoforo martire di Venezia fu istituita il 1 gennaio 1808 in seguito al decreto 15 settembre 1807 del Ministero per il culto, relativo all’istituzione delle fabbricerie nel Regno italico. Originariamente era intitolata a San Marziale, ma a seguito della traslazione della parrocchialità dalla chiesa di San Marziale a quella di San Cristoforo martire, decretata il primo gennaio 1876 dal patriarca Giuseppe Luigi Trevisanato, venne ad assumere la denominazione attuale.
Alla Fabbriceria di San Cristoforo, costituita da tre fabbricieri e presieduta dal parroco, competeva l’amministrazione e la gestione dei redditi dell’intero asse patrimoniale della chiesa parrocchiale. Nello specifico amministrava la chiesa di San Marziale, priva di rendite stabili, e le chiese ex-monastiche di San Cristoforo (vulgo Madonna dell’Orto), di Madre del Redentore e di Sant’Alvise, allora rispettivamente rettoriali e succursale, secondo quanto riportato nel «Piano organico del clero» del 11 febbraio 1817.
Le visite pastorali dei patriarchi Ladislao Pyrker nel agosto 1821 e Jacopo Monico nel luglio 1830 attestano che la fabbriceria disponeva di entrate derivanti da: affitti, legati, contributi della Scuola del Santissimo Sacramento, offerte dei fedeli e di suffragio, assegni governativi per le chiese di Sant’Alvise, di Madonna dell’Orto e di Madre del Redentore (beneficiarie del patronato regio per la loro conservazione e manutenzione). Le uscite consistevano in spese per: acquisto di cere e olio, manutenzione degli arredi, personale di chiesa, riparazioni di fabbricati, imposte. Nonostante gli assegni governativi la Fabbriceria soffriva tuttavia di periodiche difficoltà economiche a causa dei costi di mantenimento degli edifici sacri appartenenti alla parrocchia.
Quale conseguenza del regio decreto 17 marzo 1941 n. 432, la Fabbriceria di San Cristoforo di Venezia, su proposta della Curia patriarcale di Venezia, venne soppressa assieme alla Fabbriceria di Santa Maria Elisabetta di Lido.

Bibliografia
G. CAPPELLETTI, Storia della chiesa di Venezia dalla sua fondazione ai nostri giorni, II, Venezia 1851, pp. 634-635.
«Bollettino diocesano del Patriarcato di Venezia», XXVI/6 (1941), pp. 166-167.
B. BERTOLI – S. TRAMONTIN, La visita pastorale di Giovanni Ladislao Pyrker nella Diocesi di Venezia (1821), Roma 1971, III/5), p. 55-56.
Il Patriarcato di Venezia. Situazione al 15 ottobre 1974, a cura di G. BORTOLAN, Venezia 1974, pp. 431-434.
B. BERTOLI – S. TRAMONTIN, Le visite pastorali di Jacopo Monico nella Diocesi di Venezia (1829–1845), Roma 1976, pp. 71-72.

Complessi archivistici

Compilatori

  • Prima redazione: Davide Trivellato
  • Revisione: Annamaria Pozzan - Data intervento: 03 luglio 2019