Scuola del Santissimo Sacramento in Parrocchia di San Geremia ( 1507 - metà sec. XX ? )

Tipologia: Ente

Tipologia ente: Ente e associazione della chiesa cattolica

Altre denominazioni: Confraternita del Santissimo in Parrocchia di San Geremia

Condizione: <span class="translation_missing" title="translation missing: it.EC">Ec</span>

Sede: Venezia

Profilo storico / Biografia

La scuola del Santissimo Sacramento – o del Venerabile – in San Geremia è fondata nel 1507 in seguito alla predicazione quaresimale del padre Francesco Coltibano, minore osservante: data confermata dal “Libro maestro o sia raccolta universale in cui vi è descritto l’indice di tutti li nomi e cognomi delli signori guardiani dall’anno MDVII”. Altre informazioni sulla vita e attività della scuola si traggono dalla ‘mariegola’ ossia statuto – pervenuto solo in copia nei registri del Provveditori di Comun – e dai registri dei ‘capitoli’, assemblee dell’organismo direttivo del sodalizio detto, con termine condiviso dalle confraternite veneziane, ‘banca’. Fra gli avvenimenti degni d’attenzione l’accordo con il capitolo della chiesa che concede l’uso dell’altare di San Giuseppe sul quale deve ardere una lampada perenne, la celebrazione ogni terza domenica del mese di una messa solenne con cantori ed organi, processione e vesperi, e di una processione il venerdì santo: le candele usate in questa occasione sono pagate dalla scuola.
Nel 1678 si dà inizio al restauro dell’altare e della cappella del Santissimo, terminato nel 1681 con esborso complessivo di 750 ducati. Nel 1688 il ‘guardiano’ Giovanni Battista Bettini fa rifare in pietra a proprie spese la scultura del “Redentore” già in gesso, e due statue di “San Geremia” e “San Magno” (le statue oggi sull’altare maggiore sono tuttavia quelle di “San Geremia” e di “San Pietro”, realizzate nel 1798 da Giovanni Ferrari). Nel 1717 il tagliapietra Giovanni Laureato, confratello della scuola, è esentato dal pagamento della ‘luminaria’ o quota annuale in cambio della manutenzione delle tre statue dell’altare. Nel 1709 la confraternita aveva contribuito con 25 ducati alla riparazione della campane: la maggiore, che si suona tutte le volte che si raduna il Maggior consiglio, e la mezzana, che si suona per circa un quarto d’ora alla sepoltura d’ogni confratello. Dal 1751 inizia la rifabbrica della chiesa, conclusa nel 1760, per la quale la scuola contribuisce con 10 ducati il mese. La cappella maggiore è completata nel 1792, la scuola commissiona e finanzia le cantorie, le spalliere del coro, il tabernacolo, le statue di “San Geremia” e “San Pietro” nonché la pavimentazione.
Mantenuta in vita, come le altre confraternite del Santissimo, dai decreti napoleonici di indemaniazione e soppressione generale delle scuole del 1806-1807 (D.R.I. 25 aprile 1806 e 26 maggio 1807), e controllata nell’amministrazione e gestione del patrimonio dalla Fabbriceria parrocchiale, la confraternita è menzionata per l’ultima volta nella visita pastorale del 1924: gli iscritti all’epoca sono centocinquanta.

Bibliografia
G. VIO, Le scuole piccole nella Venezia dei dogi. Note d’archivio per la storia delle confraternite veneziane, Vicenza 2004, pp. 457–458.

Fonti
Archivio di Stato di Venezia, Provveditori di Comun, reg. N, cc. 1–14.
Archivio Storico del Patriarcato di Venezia, Curia. Archivio ‘segreto’, Visite pastorali, bb. 34, 38, 46.
Archivio Storico del Patriarcato di Venezia, Scuola del Santissimo Sacramento in Parrocchia di San Geremia di Venezia.

Complessi archivistici

Compilatori

  • Prima redazione: Chiara Traverso - Data intervento: 31 dicembre 2012
  • Revisione: Annamaria Pozzan - Data intervento: 25 giugno 2019