Parrocchia di San Procolo ( inizio sec. XII ? - 1808 )
Tipologia: Ente
Tipologia ente: Ente e associazione della chiesa cattolica
Altre denominazioni: Parrocchia di San Provolo
Condizione: <span class="translation_missing" title="translation missing: it.EC">Ec</span>
Sede: Venezia
Profilo storico / Biografia
La tradizione lega l’erezione della chiesa di Santa Procolo, vulgo San Provolo, al nome illustre del nobile Angelo Partecipazio, doge di Venezia a partire dall’809, fondatore pure del contiguo monastero benedettino femminile di San Zaccaria. Chiesa di giuspatronato regolare, soggetta per l’appunto alle monache di San Zaccaria, sembra aver ottenuto la giurisdizione di cura d’anime nell’850, in seguito al trasferimento di parrocchialità dalla chiesa monastica di San Zaccaria a quella di San Procolo voluto in quell’anno dalle benedettine a garanzia del regolare svolgimento della vita spirituale della comunità monastica. Taluni documenti, tuttavia, sembrano comprovare che i diritti parrocchiali fossero esercitati dalla chiesa monastica di San Zaccaria ancora nel 1107; solo dopo tale data, coincidente con la ristrutturazione dell’edificio distrutto nel 1106 da un incendio, sembra potersi a ragione parlare di San Procolo come di chiesa parrocchiale, officiata da due cappellani incaricati dalle monache della cura pastorale dei fedeli e dell’amministrazione dei sacramenti, eletti, dipendenti e spesati dalla stessa comunità monastica. La parrocchia fu soppressa nel 1808 in seguito ai decreti “eversivi” di concentrazione delle parrocchie veneziane emanati nel 1807 dal napoleonico Regno d’Italia, e conglobata in quella conservata di Sant’Antonino; nel 1810 il territorio della parrocchia di San Procolo fu definitivamente annesso alla neo-istituita parrocchia di Santi Zaccaria e Atanasio.
Parrocchia officiata in antico, come detto, da due cappellani dipendenti direttamente dal monastero benedettino di San Zaccaria, cui spettava pure il privilegio di eleggere il parroco sotto il titolo di cappellano curato.
La parrocchia – di giuspatronato regolare delle monache benedettine di San Zaccaria – era affiliata alla chiesa matrice della Purificazione di Maria, vulgo Santa Maria Formosa: gli obblighi legati al rapporto di filiazione imponevano al pievano e ai titolati della chiesa di San Procolo, tra gli altri, di assistere il sabato santo alla benedizione del fonte battesimale nella chiesa matrice, ricevendone l’acqua benedetta per il battistero della propria parrocchia, oltre a cespiti di vario genere fissati dalla consuetudine.
Bibliografia
F. CORNER, Notizie storiche delle chiese e dei monasteri di Venezia e di Torcello, Padova 1758 (rist. anastatica Bologna 1990), pp. 41-42.
G. TASSINI, Curiosità veneziane, Venezia 1915, p. 535.
F. CORNER, Ecclesiae Venetae antiquis documentis nunc etiam primus editis illustratae ac in decades distributae, Venetiis 1749, vol. XI, pp. 405 e segg.
G. CAPPELLETTI, Storia della Chiesa di Venezia dalla sua fondazione sino ai nostri giorni, Venezia 1851, vol. II, p. 399.
G.B. GALLICCIOLLI, Delle memorie venete antiche, profane ed ecclesiastiche, Venezia 1795, vol. III, p. 14.
Complessi archivistici
- Parrocchia di San Provolo di Venezia
(1576 luglio 26 - 1808 novembre 30)
Fondo, livello 2
Compilatori
- Prima redazione: Ermanno Orlando - Data intervento: 31 dicembre 2001
- Revisione: Annamaria Pozzan - Data intervento: 16 giugno 2019
Link risorsa: https://archivista-icar.cultura.gov.it/creators/1355