Parrocchia di San Raffaele arcangelo ( sec. IX ? - )

Tipologia: Ente

Tipologia ente: Ente e associazione della chiesa cattolica

Condizione: <span class="translation_missing" title="translation missing: it.EC">Ec</span>

Sede: Venezia

Profilo storico / Biografia

La tradizione colloca l’erezione della chiesa di San Raffaele arcangelo nella prima metà del VII secolo, per opera di san Magno, vescovo fuggiasco di Oderzo, che avrebbe scelto il luogo e fatto innalzare il tempio su rivelazione dello stesso arcangelo Raffaele. Il Sansovino, di contro, la vuole anacronisticamente fondata addirittura nel 416 da Adriana moglie di Genusio Ruteno, signore di Padova, ad adempimento di un voto assunto durante le incursioni degli Unni nella terraferma veneta; secondo l’autore, la chiesa sarebbe stata poi donata alle monache di San Zaccaria dalla stessa fondatrice, che l’avrebbero tenuta fino all’899, anno della sua riedificazione a causa di un incendio da parte delle famiglie Candian ed Ariana, su rivelazione proprio di san Magno. Ricostruita dopo l’incendio che distrusse gran parte della città nel 1105, e ancora nel 1149, all’indomani dell’ennesima distruzione operata dal fuoco, la chiesa fu consacrata nell’anno 1193; le ultime rifabbriche risalgono al 1618, su disegno di Francesco Contin, al 1735 relativamente alla sola facciata, e al 1862. Incerti rimangono i tempi e le circostanze della sua erezione a parrocchia, che tuttavia, stante le necessità di culto di un’insula di antico popolamento, debbono potersi collocare in epoca molto prossima alla sua stessa leggendaria fondazione o, al più tardi, nel IX secolo.
Le soppressioni decretate dal napoleonico Regno d’Italia tra il 1807 e il 1810, che ridisegnavano la configurazione delle parrocchie veneziane riducendone il numero da più di 70 a 30, mantennero a San Raffaele arcangelo lo status di chiesa parrocchiale, aggregandole nel contempo il territorio e le anime della parrocchia adiacente di San Nicola vescovo, vulgo San Nicolò dei mendicoli, nell’occasione soppressa (solo nel 1952 San Nicola vescovo riotterrà i diritti di parrocchialità).
La chiesa, collegiata (composta da due preti titolati, due diaconi e due suddiaconi), era retta da un capitolo che in origine amministrava solidarmente i beni patrimoniali del beneficio, condividendo gli impegni della cura d’anime e la cura pastorale per i poveri e gli infermi esercitati dal pievano. Con il tempo, tuttavia, scemati progressivamente lo spirito di condivisone e gli obblighi di vita comunitaria del capitolo, ripartito lo stesso patrimonio comune in masse proporzionate ai titoli assunti dai canonici, il peso della cura delle anime e dell’amministrazione dei sacramenti rimase affidata al solo pievano o parroco, assistito talora da un sacrista, cui spetterà in seguito di collaborare con il parroco nella regolare tenuta dei registri canonici e delle messe officiate.
Dal 1807 la parrocchia è guidata da un parroco di nomina patriarcale.
La parrocchia era affiliata in antico alla chiesa di Santa Maria del giglio, vulgo Santa Maria Zobenigo: gli obblighi legati al rapporto di filiazione imponevano al pievano e ai titolati della chiesa di San Raffaele arcangelo, tra gli altri, di assistere il sabato santo alla benedizione del fonte battesimale nella chiesa matrice, ricevendone l’acqua benedetta per il battistero della propria parrocchia, oltre a cespiti di vario genere fissati dalla consuetudine.
La parrocchia è oggi afferente al vicariato di Dorsoduro, Diocesi di Venezia.

Bibliografia
F. CORNER, Notizie storiche delle chiese e dei monasteri di Venezia e di Torcello, Padova 1758 (rist. anastatica Bologna 1990), pp. 417-418.
Il Patriarcato di Venezia. Situazione al 15 ottobre 1974, a cura di G. BORTOLAN, Venezia 1974, p. 517.
F. CORNER, Ecclesiae Venetae antiquis documentis nunc etiam primus editis illustratae ac in decades distributae, Venetiis 1749, vol. V, pp. 329 e segg.
G. CAPPELLETTI, Storia della Chiesa di Venezia dalla sua fondazione sino ai nostri giorni, Venezia 1851, vol. II, p. 406.
G.B. GALLICCIOLLI, Delle memorie venete antiche, profane ed ecclesiastiche, Venezia 1795, vol. III, pp. 14, 16.
«Rivista diocesana del Patriarcato di Venezia ufficiale per gli atti di Curia», 1 (gennaio 1998), pp. 36, 64.
G. TASSINI, Curiosità veneziane, Venezia 1915, p. 26.
L. SCOFFO, Cenni storici sulla chiesa e parrocchia di S. Raffaele arcangelo di Venezia, Venezia 1862.

Complessi archivistici

Compilatori

  • Prima redazione: Ermanno Orlando - Data intervento: 31 dicembre 2001
  • Revisione: Annamaria Pozzan - Data intervento: 16 giugno 2019